Redazione ArtApp
4 giorni fa
Vista aerea della Penisola delle Torbiere con il Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini
Giacomo Puccini giunse a Torre del Lago, a fine Ottocento. Cercava un luogo quieto per il suo genio creativo, il lago e il piccolo villaggio le cui case si specchiavano nelle acque grigio azzurre del Massaciuccoli. Erano anni di uno straordinario fervore artistico che coinvolgeva un po’ tutta la regione: Firenze, Livorno, Lucca erano in contatto con Parigi e le capitali europee; le idee e le persone circolavano vorticosamente, pittori e musicisti si incontravano nelle case e nei caffè.
Puccini aveva due grandi passioni, la musica e la caccia e per lui il lago di Massaciuccoli rappresentò il luogo ideale dove coltivarle entrambe. Vi arrivò nel 1891, trentatreenne, decise di stabilirvisi e di comprare un’antica torre di guardia (da cui il nome di Torre del Lago) che fece completamente ristrutturare e che andò ad abitare nel 1900. Puccini rimase a Torre del Lago per trent’anni e vi compose tutte le sue opere maggiori, tra cui Tosca (1900), Madama Butterfly (1904), La Fanciulla del West (1910), La Rondine (1917) e Il Trittico (1918).
Puccini a bordo della sua Clement Bayard di fronte a Villa Caproni nel 1903
Oggi Puccini riposa nella Villa Mausoleo affacciata sul Belvedere, appena rinnovato in occasione del centenario della sua scomparsa. Una piazza che è quasi un invito alla meditazione, secondo un progetto che restituisce un affaccio sul lago, verso le colline e sulle ultime propaggini delle Apuane. Il Belvedere collega Villa Puccini con il Parco della Musica e della Scultura, il Gran Teatro all’aperto, Villa Caproni, il Porticciolo Velico e numerosi edifici di archeologia industriale in mattoni facciavista. Sono la testimonianza di un passato estrattivo dal fondo del Massaciuccoli, di torba prima e di sabbia poi, che diede forma ai primi insediamenti del borgo di Torre del Lago.
Sono questi i Luoghi del cuore di Giacomo Puccini.
I resti degli edifici in mattoni delle Torbiere d’Italia oggi sparsi nel Parco della Musica
La Fondazione Festival Pucciniano, fin dal 1930, è impegnata a realizzare il sogno della famiglia, degli amici del Maestro e della comunità locale: trasformare questi luoghi in un centro internazionale per la produzione e la rappresentazione dei suoi capolavori immortali. Nel 2022, incaricato dalla Fondazione, l’architetto Paolo Riani ha redatto il Masterplan PMM22 I luoghi del cuore di Giacomo Puccini che regola il progetto di riqualificazione dell’area della Penisola delle Torbiere, insieme ai progetti di trasformazione degli edifici, che ne riconosce l’importanza strategica per la centralità del sito, per la bellezza del paesaggio, per le potenzialità che incidono sull’intera economia della regione. È uno strumento di indirizzo strategico che sviluppa un’ipotesi complessiva sulla programmazione del territorio, individuandone gli sviluppi e i soggetti interessati, le possibili fonti di finanziamento e le azioni necessarie alla sua attuazione.
Masterplan PMM22 I Luoghi del Cuore di Giacomo Puccini
Nel 2024, anno del centenario della scomparsa del Maestro, grazie al sostegno di istituzioni e partner, sono stati avviati importanti lavori di implementazione del Piano con il recupero di quello che resta degli edifici delle Torbiere d’Italia e della S.I.S.A., creando spazi innovativi per spettacoli, formazione e cultura, con un’attenta valorizzazione del verde e con il riordino della viabilità e dei parcheggi. Una nuova visione che integra tutti gli edifici storici al territorio con l’idea di realizzare un Borgo Musicale attorno al Gran Teatro, punto di riferimento per gli amanti dell’opera e della cultura internazionale.
"Sonno", elemento di scena di Manon Lescaut, di Igor Mitoraj. Sculture ambientate nel verde del Parco
Alcuni esempi degli interventi:
Villa Caproni, nata come casa colonica per poi espandersi in varie fasi con diverse funzioni e diventare residenza estiva dei conti di Taliedo, è destinata a diventare foresteria per artisti, studenti e docenti della Puccini Festival Academy, con un caffè, una biblioteca, spazi di condivisione e di studio al piano terra.
Le officine delle Torbiere d'Italia saranno recuperate e trasformate in spazi didattici e polivalenti. Il progetto prevede la creazione di spazi per spettacoli, prove e conferenze. L'intervento conserva l'aspetto originale degli edifici, esaltando la loro qualità storica e industriale.
Il Gran Teatro da oltre 3300 spettatori sarà interessato da un significativo intervento di efficientamento energetico e dal restauro delle sue facciate (quella ovest è stata completata per l’inizio del Festival) secondo i colori originali.
Un’attenta valorizzazione del verde, realizzata con la consulenza dell’Università di Pisa, ricreerà la suggestione del paesaggio pucciniano. Oggi nel Parco della Musica e della scultura, attorno al Gran Teatro, sono disposte e ambientante le grandi sculture degli artisti contemporanei che negli anni hanno realizzato le scene per le opere pucciniane, secondo il progetto Scolpire l’Opera. Sono opere di Kan Yasuda, Jean-Michel Folon, Igor Mitoraj, Nall e Pietro Cascella.
E poi infine la Club House del porticciolo che diventerà un polo didattico sportivo - perché nel lago c’è anche chi impara ad andare a vela - e ambientale per promuovere il turismo sostenibile in un territorio che, come scriveva Puccini, aveva: "macchie splendide fino al mare, popolate di daini, cinghiali, lepri, conigli, fagiani, merli, fringuelli. Padule immenso, tramonti lussuriosi e straordinari".
La mostra allestita nel foyer del Gran Teatro Puccini a Torre del Lago
Torre del Lago Puccini così rinasce, diventando un faro per gli amanti dell'opera e un punto di riferimento per la cultura internazionale. Un atto d’amore per Puccini e la sua musica e un recupero della storia del borgo. Per l’intera stagione operistica, nel foyer del Gran Teatro Puccini a Torre del Lago, è allestita una mostra che descrivere e documenta i diversi progetti del masterplan in corso di attuazione.
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© Edizioni Archos
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