Redazione ArtApp
3 giorni fa
Michele De Lucchi, direttore di Domus fino al dicembre 2018 e autore di alcuni degli edifici più iconici della città di Milano e di alcuni oggetti di design che hanno fatto la storia, come la lampada Tolomeo disegnata per Artemide, ha firmato la nuova veste grafica dell'epopea del famoso maghetto, un progetto realizzato grazie alla collaborazione tra il suo studio Amdl Circle e l’artista digitale Andreas Rocha.
“Le copertine dei libri di di Harry Potter, scritti da J.K.Rowling dal 1997 al 2007, pubblicati in tutto il mondo sono tante e tutte belle – ha detto Mariagrazia Mazzitelli, direttore editoriale di Salani - quello che mancava però, era un progetto grafico ideato da un artista, un architetto e un designer che ci rappresentassero a livello internazionale, un'eccellenza del made in Italy. Salani ha individuato il visionario Michele De Lucchi: c'è qualcosa di Potterian nel personaggio e nello studio che dirige, basta guardare il suo sito web. La nostra proposta è stata accolta con entusiasmo immediato e, sin dal primo incontro, l'architetto ha avuto le idee chiare di come creare le copertine”.
Così ognuno dei sette volumi, in libreria da gennaio, raffigura in copertina una serie di architetture oniriche ambientate nel corso della giornata e collocate all'interno di scenari epici e suggestivi. Le copertine hanno lo scopo di narrare e accompagnare il lettore gradualmente nel corso della storia. “La fantasia alimenta la fantasia - ha dichiarato Michele De Lucchi - le visioni alimentano le visioni. Tutta la nostra immaginazione è un processo di trasformazione, un divenire che si nutre di altre visioni consone e non per forza coerenti. Nel progetto delle copertine di Harry Potter, con il mio studio Amdl Circle abbiamo inserito elementi iconici della nostra ricerca architettonica attraverso scenari mai visti finora, ponendo il genere fantasy in dialogo con l’architettura contemporanea. Le ambientazioni che ne derivano vogliono creare un ponte tra l’immaginario collettivo su Harry Potter e l’immaginario di ciascuno di noi”.
Photo © Santi Calega
Le sue creazioni si concentrano sul rapporto che la saga del maghetto ha con lo spazio incantato narrato nei libri, creando una continuità tra le architetture fantastiche della storia e quelle contemporanee realizzate dall’architetto, che è stato capace di ripensare le atmosfere, nonostante la fama mondiale che le rappresentazioni cinematografiche hanno raggiunto. Il risultato è una serie di immagini suggestive in cui arte, letteratura e architettura dialogano tra loro. La scuola di maghi di Hogwarts è il soggetto della copertina del primo volume, le sue torrette sono diventate delle guglie appuntite, tipiche delle abbazie gotiche della Toscana e dell'Italia centrale. Per il secondo libro, De Lucchi si è concentrato sulla Tana - casa della famiglia di Ron Weasley, il migliore amico di Harry Potter, che è un bricolage di estensioni verticali aggiunte man mano che la famiglia cresceva. Il progetto di De Lucchi reimmagina l'edificio come una struttura in legno alta e modulare, con un ampio tetto a due falde precariamente bilanciato in cima.
Il terzo libro, “Il prigioniero di Azkaban”, è decorato con l'immaginaria fortezza della prigione che dà il nome al libro. Arroccato su un'isola nel Mare del Nord, l'imponente monolite presenta un profilo a zig-zag che De Lucchi ha basato sul suo Medea Hotel a Batumi, in Georgia. La copertina del libro numero quattro, “Il Calice di fuoco”, mostra lo stadio della Coppa del Mondo di Quidditch, completo di tribune alte e snelle necessarie per assistere allo sport aereo, che si gioca su manici di scopa volanti, e ricorda le forme del Padiglione Zero realizzato per Expo 2015 . La capanna del guardiano di Hogwarts Hagrid è interamente ricoperta di paglia e raffigurata sulla copertina dell'”Ordine della Fenice” per il libro numero cinque, mentre il sesto libro mostra la torre più alta del castello di Hogwarts, dove gli studenti di magia imparano l'astronomia. Il suo design è modellato sul padiglione della torre del vento alto nove metri che De Lucchi ha creato per il progetto Arch and Art alla Triennale di Milano nel 2016, per ospitare le opere dell’artista Enzo Cucchi.
Il settimo e ultimo libro mostra un ponte di legno coperto che alla fine viene distrutto nella battaglia di Hogwarts. Ma invece degli archi gotici mostrati nell'adattamento cinematografico, l'interpretazione di De Lucchi è sormontata da un tetto sinuoso e ondulato che fa riferimento al suo Ponte della Pace a Tbilisi. Per raccontare il lavoro di studio dietro le copertine, lo studio milanese di De Lucchi ha ospitato una piccola mostra dove, oltre ai libri, erano presenti disegni, schizzi, grafiche e le “Cataste” realizzate per le architetture fantastiche di Harry Potter.
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© Edizioni Archos
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