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Redazione ArtApp

Mutual Aid. Arte in collaborazione con la natura

L'esposizione invita a riconsiderare la fondatezza della separazione tra natura e cultura, rileggendole invece come elementi collaboranti


Michel Blazy Le lâcher d’escargots (Il rilascio delle lumache), 2009 (dettaglio) | Courtesy l’artista e Art: Concept, Paris © Michel Blazy


La mostra, ideata appositamente per lo spazio della Manica Lunga al Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, esplora il concetto di mutuo appoggio approfondendo la collaborazione creativa tra esseri umani e natura, in un’inedita riflessione restituita al pubblico attraverso le esperienze di oltre venti artisti e i loro collaboratori non umani che hanno affrontato il tema dagli anni Sessanta a oggi: Maria Thereza Alves, Michel Blazy, Bianca Bondi & Guillaume Bouisset, Andrea Caretto & Raffaella Spagna, Castor fiber, Agnes Denes, Hubert Duprat, Echinoidea, Fraxinus, Henrik Håkansson, Halobacterium, Heliconius doris, Helix pomatia, Tamara Henderson, Hypolimnas bolina, Aki Inomata, Renato Leotta, Lumbricus terrestris, Nicholas Mangan, Yiannis Maniatakos, Myscelia cyaniris, Nour Mobarak, Morpho Menelaus, Nephila senegalensis, Nerium oleander, Precious Okoyomon, Plankton, Giuseppe Penone, Tomás Saraceno, Robert Smithson, Vivian Suter, Trametes versicolor, Trichoptera, Natsuko Uchino e altri.


Aki Inomata How to carve a sculpture (Come scolpire una scultura) 2018. Veduta dell'installazione Roppongi Crossing, 2022: Coming & Going, Mori Art Museum, Tokyo 2022 | Photo Eisuke Asaoka


Il titolo della mostra trae origine dalle tesi del filosofo russo Pëtr Kropotkin (1842–1921) sintetizzate nel suo saggio Il mutuo appoggio. Un fattore dell’evoluzione. In opposizione alle teorie del contemporaneo Charles Darwin, che vedeva nella competizione l’innesco fondamentale all’evoluzione, Kropotkin ipotizza che, in uno scenario instabile e con risorse limitate, la migliore opzione di sopravvivenza sia la collaborazione tra specie. Il “mutuo appoggio” tra i diversi elementi in gioco diviene quindi il fattore chiave dell’evoluzione e il cuore pulsante della mostra che si sviluppa negli spazi del Castello di Rivoli, dove ogni opera presentata è completata o co-realizzata grazie al contributo di elementi o agenti non umani.


Hubert Duprat, Larva di Tricottero con il suo astuccio (veduta della mostra) 1980-1994 | Foto: H. Del Olmo CC. Hubert Duprat, ADAGP 2024 Courtesy e Concept, Parigi


L’esposizione invita a rimettere in discussione la divisione tra cultura e natura, tra ambiente ed essere umano. Attingendo a diversi linguaggi espositivi come il video, la pittura, il suono, l’installazione e la scultura, Mutual Aid – Arte in collaborazione con la natura esplora visioni che cercano nuove modalità di collaborazione con altre specie, trasformando la Manica Lunga del Castello di Rivoli in un organismo “vivente” dove opere e processi naturali cooperano alla realizzazione di una vera e propria mostra vivente.


Precious Okoyomon, The sun eats her children, (dettaglio) 2023 | Foto di Sant'Andrea De Scafis e Gladstone Gallery. © Precious Okoyomon. Courtesy dell'artista e Sant'Andrea De Scafis e Gladstone Gallery


Mutual Aid – Arte in collaborazione con la natura, aperta fino al 23 marzo 2025, invita a riconsiderare la fondatezza della separazione tra natura e cultura, rileggendole invece come elementi collaboranti, chiamate a supportarsi e nutrirsi a vicenda. Il progetto espositivo propone al pubblico una visione ecosistemica e un approccio ai grandi temi ambientali innovativo e urgente, fondato sulla coesistenza, la condivisione e sul valore della creatività e della progettualità collettive multi-specie.


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© Edizioni Archos

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