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Redazione ArtApp

Sono tazza di te! – 2a edizione coi baffi

In mostra alla Fabbrica del Vapore le tazze progettate da 26 donne e 12 special guests che hanno proposto affascinati e anche inaspettate “tazze salva baffo”


Francesca Mo, M' ama, non m' ama | Foto di Matteo Migliozzi


DcomeDesign, associazione impegnata nella promozione e diffusione della creatività femminile, presenta la mostra "Sono tazza di te! – 2a edizione coi baffi", in coproduzione con CASVA. Novità assoluta sarà la presenza anche di dodici artisti uomini, con il nuovo format “coi baffi” appunto. Per la prima volta, dunque, DcomeDesign supera i confini di genere, esponendo tazze pezzi unici, progettate e realizzate sia da donne che da uomini. Dopo il successo della prima edizione di “Sono tazza di te!” - che tra il 2021 e il 2022 ha viaggiato per l’Italia, da Milano passando per Lugano, Vietri sul Mare e Faenza, fino ad Albissola Marina – questa seconda edizione “coi baffi" avrà due tappe: la prima alla Fabbrica del Vapore a Milano dal 16 al 30 ottobre 2024 e la seconda a Lodi presso l’ex Chiesa dell’Angelo dal 14 dicembre 2024 - 26 gennaio 2025.


Laura Cavestro, Tazza di pezza


In mostra tazze progettate da 26 donne – il tema libero senza vincoli di dimensione, materiale, funzione -, e 12 special guests provenienti da quasi tutta l’Italia, che hanno proposto affascianti ed anche inaspettate “tazze salva baffo”, rileggendo l’estetica vittoriana in chiave contemporanea. E a loro si è chiesto di donare il proprio manufatto per supportare la Fondazione Archè che dal 1991, a Milano, Roma, San Benedetto del Tronto accoglie e ospita nelle tre comunità mamme e bambini in difficoltà aiutandoli a riprogettare un futuro migliore.


Eliana Valenti, EatMe(0)


L’idea è nata dalle "Mustache Cups" ottocentesche: nel 1860, l'inglese Harvey Adams inventò una tazza con una particolare caratteristica, una staffa a mezzaluna per proteggere l’“onor del labbro” di quei gentiluomini che sfoggiavano, e curavano, quei loro straordinari baffi che all’ora del tè correvano il rischio di afflosciarsi, sciogliendosi la cera che li modellava per il caldo vapore. In mostra allora la curiosa collezione privata di Carlo Filosa, raffinato amatore padovano di questa inedita tipologia di “oggetto d’uso”, composta da più di 100 pezzi raccolti in oltre 30 anni.


Andrea Marconi, Tazzaditesottsassdeperdada


Un cameo in mostra, che anticipa la seconda tappa a Lodi è la presenza di alcuni pezzi di ceramica artistica lodigiana firmata dalla manifattura "C.A.L." (Ceramica Artistica Lodigiana). Fondata nel 1981 da Angelo Pisati e Giovanni Minetti realizza ancora una produzione dai decori all'italiana e alla francese che si distinguono per la policromia vivacissima, il disegno eclettico, l'accostamento indovinato dei colori.


Claudia Botta, Un caldo bacio


L’Associazione DcomeDesign - WOMEN'S CREATIVE PROJECTS – dal 2010 promuove e valorizza la creatività femminile attraverso l’ideazione e la realizzazione di mostre, eventi e ricerche di progettiste donne in campo internazionale

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© Edizioni Archos

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