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Redazione ArtApp

Steve McCurry. Children

La prima mostra tematica dedicata all’infanzia del fotografo più amato di sempre


Fotografie © Steve McCurry


“Ho avuto il grande privilegio di fotografare i bambini di tutto il mondo e ora che ho una figlia anch’io apprezzo ancora di più la loro energia, la loro curiosità, le loro potenzialità. Nonostante il contesto difficile in cui molti di loro nascono, i bimbi hanno la capacità di giocare, sorridere, ridere e condividere piccoli momenti di gioia. C’è sempre la speranza che un bambino possa crescere e cambiare il mondo.”


Fino al 10 marzo 2024 è possibile ammirare nel Sottoporticato del Palazzo Ducale di Genova, la mostra Steve McCurry. Children a cura di Biba Giacchetti, Melissa Camilli con Peter Bottazzi Art Director, promossa da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova e Civita Mostre e Musei in collaborazione con SudEst57 e l’organizzazione internazionale Defence for Children Italia. Un corpus di 100 opere tra foto e proiezioni per la prima mostra tematica in Italia dedicata all’infanzia: immortalati dal fotografo più amato di sempre e con alcune immagini mai esposte prima in Europa, realizzate in quasi cinquant’anni di attività e che ritraggono bambini da ogni angolo del mondo in scene di vita quotidiana.



Un omaggio a un periodo straordinario della vita, una galleria di ritratti sorprendenti che racconta l’infanzia in tutte le sue sfaccettature con una caratteristica comune a tutti, lo sguardo dell’innocenza: i bambini ritratti dall'obiettivo di McCurry sono diversi per etnia, abiti e tradizioni ma esprimono lo stesso sentire con la loro inesauribile energia, gioia e capacità di giocare persino nei contesti più anomali e difficili, spesso determinati da condizioni sociali, ambientali o di conflitto. Basti pensare alla celebre piccola afghana ritratta in un campo di rifugiati nel 1984, divenuta emblema delle condizioni patite nei territori di guerra prima ancora che le Nazioni Unite stilassero ed approvassero la Convenzione sui Diritti dei Bambini il 20 novembre 1989, che rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia.



In questo scenario di rilevanza globale, l’intento di McCurry è anche quello di sensibilizzare sul tema dello sfruttamento giovanile. Nei paesi in cui il fotografo ha viaggiato, soprattutto in Asia, troppo elevato è il numero di bambini costretti a lavorare quando dovrebbero giocare e andare a scuola. È idealmente possibile seguire McCurry nei suoi viaggi attraversando India, Birmania, Giappone, Africa fino al Brasile, entrando in contatto con le etnie più lontane attraverso le condizioni sociali più disparate, mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità evocata anche dai principi di diritto che forniscono un significativo contrappunto alle immagini. Dall’Afghanistan all’India, dal Messico al Libano fino in Italia, la mostra descrive la condizione dell’infanzia, fatta di espressività e stili di vita diversi, ma anche di situazioni universali.



Steve McCurry. Children è un viaggio nell’infanzia per incontrare piccoli esseri umani che affrontano condizioni tanto diverse, ma che parlano un linguaggio in cui ciascuno può riconoscersi. Questa mostra è anche un viaggio nel ricordo della propria infanzia, uno spunto di riflessione circa la responsabilità che abbiamo verso le nuove generazioni, nella consapevolezza che il sogno di un futuro più giusto dipende dalle azioni del nostro presente.

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© Edizioni Archos

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